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Trasformazione digitale: Come entrare nel cambiamento.

Che cos’è la trasformazione digitale in azienda.

Qualsiasi sia l’ambito di specializzazione della propria azienda, da qualche anno a questa parte pare che la tendenza a cui aspirare sia una ed una soltanto.

Viviamo in un mondo digitale.
Oltre la metà della popolazione mondiale è online.
A fronte di un numero tanto elevato di utenti, orientarsi al digitale diventa fondamentale per qualsiasi attività.
Diventare parte della trasformazione digitale è quindi diventato l’obiettivo per eccellenza.
Come fosse un mantra, la chiave definitiva per sopravvivere alle avversità del futuro, l’ombra della trasformazione digitale sembra perseguitare dipendenti e datori di lavoro attraverso social, blog e articoli seminati su qualunque canale di comunicazione.

Ma che cosa si intende con “trasformazione digitale?”

Il problema è che si parla di un concetto estremamente esteso e, in quanto tale, complesso da definire.
Non si tratta solo di avere i device più aggiornati, i maggiori capitali da investire sugli ultimi modelli e  le più affilate abilità innate per utilizzarli.
Bisogna piuttosto creare un vero e proprio flusso sinergico tra colleghi, dirigenti e strumenti e accettare il cambiamento e l’innovazione integrandoli al flusso aziendale, fino a concepire la tecnologia come parte integrante dei processi.

Come fare per prendere parte alla trasformazione digitale? 

Tutto chiaro, ma ancora una volta, osservare l’idea di un cambiamento tanto ampio senza trarne degli step definiti tramite i quali agire può rischiare di creare solo confusione ad una struttura già complessa ed articolata come quella aziendale.
Quali sono, dunque, i punti da osservare per entrare a far parte del cambiamento in prima linea?

  1. Dati? Mai abbastanza.
    I dati sono il valore principale, lo strumento tramite il quale è possibile convertire tutto ciò che accade in azienda in indicatori utili per analizzarne qualunque aspetto.
  2. Mettere in discussione i processi aziendali.
    A partire dai dati, i processi aziendali vanno rivisti ed aggiornati.
    Per fare questo, una componente va indiscutibilmente lasciata indietro: la paura del cambiamento.
    Talvolta può essere complesso uscire dalla comfort zone, tanto amata e conosciuta, ma non esiste ricetta per il successo che privilegi la staticità.
    Provare per credere. 
  3. Marketing automation e CRM.
    Altro punto fondamentale riguarda il Marketing e, di conseguenza, il CRM.
    Senza, non può esserci trasformazione digitale che possa definirsi tale.
    Quando parliamo di marketing automation non parliamo di altro se non dell’applicazione del marketing alla data analytics, ecco perché i dati sono così importanti!
  4. Il giusto collante.
    Per sviluppare al meglio un flusso aziendale in grado di gestire tutti questi elementi, vi è poi un ulteriore elemento da prendere in analisi.
    Diventa cruciale formare i componenti del team aziendale perché possano gestire al meglio tutti i punti fino ad elencati. Perché possano conoscere, potenziare le loro competenze e trasmetterle a loro volta.
  5. La trasformazione digitale è un processo senza fine.
    Quando si parla di qualunque processo evolutivo è fondamentale ricordare che si tratta di un fenomeno inesauribile.
    Adattarsi alla trasformazione digitale significa, prima di tutto, comprendere che mettersi in discussione ed aprirsi alla curiosità di integrare costantemente nuove competenze sono due prerogative che non possono essere sottovalutate. 

Brancolare nel buio? Meglio di no.

I punti da prendere in considerazione per adattarsi alla trasformazione digitale sono innumerevoli.
Per questo è importante affidarsi ad una strategia precisa, senza lasciare nulla al caso.

Bloomings può aiutarti ad entrare a gamba tesa nel mondo della trasformazione digitale, offrendo un supporto attivo nel customer relation management su diversi livelli:
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