immagine rappresentativa astratta della trasformazione digitale, con profilo stilizzato e rete di imput tecnologici

“Riflessioni dal Cloud – La trasformazione digitale delle aziende manifatturiere in Italia”.

Dall’esperienza Covid alla trasformazione del business e delle relazioni con  clienti, fornitori, risorse umane.
Partire dal 2021 per comprendere il futuro.

Riflessioni dal Cloud, di cosa si tratta?

Sul finire del 2021 Bloomings ha avuto il piacere di organizzare l’evento “Riflessioni dal Cloud – Le relazioni di Business post Covid”, evento on-site nella magnifica cornice del grattacielo Intesa Sanpaolo.
L’obiettivo è stato discutere, analizzare e confrontarsi attivamente riguardo l’impatto della pandemia all’interno delle aziende italiane tramite le evoluzioni delle relazioni tra clienti, colleghi e strumenti impiegati per far fronte alle nuove necessità.
In questo articolo ci occuperemo dell’approfondimento del primo intervento, a cura di Annamaria Di Ruscio, CEO di NetConsulting Cube:
“La trasformazione digitale 2021 nelle aziende manifatturiere in Italia. Dall’esperienza Covid alla trasformazione del business e delle relazioni con i clienti.”
Ci concentreremo, in particolare, sulla grande premessa che ha reso possibile il cambiamento: “Partire dal 2021 per comprendere il futuro”.

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Dal 2021 ad oggi.

Riprendere in mano la ricca consequenzialità di eventi e trasformazioni che, a partire dal 2020, hanno investito le aziende italiane è forse ancor più importante ora, poco dopo l’inizio del nuovo anno.

Abbiamo già affrontato l’ampio discorso riguardante la Trasformazione Digitale e le tendenze attese nel mondo del Business per il 2022.

Ma come possiamo sentirci davvero parte dei grandi cambiamenti senza comprenderne l’origine? 

Sarà proprio questo il punto di partenza selezionato da Annamaria Di Ruscio all’inizio dell’intervento:
“La trasformazione digitale 2021 nelle aziende manifatturiere in Italia. Dall’esperienza Covid alla trasformazione del business e delle relazioni con clienti, fornitori, risorse umane.”

Fine 2021: Cosa è successo nelle aziende Italiane.

  • Riprende la fiducia delle imprese e aumenta la propensione al risparmio.

    Dopo un 2020 fatto di attese, i dati del 2021 raccontano una generale ripresa evidente su più fronti.
    Abbiamo assistito alla crescita del PIL, dopo un grave calo avvertito durante il 2020. Segue poi il tasso di disoccupazione, che pare trovare una stabilità, confermata a febbraio 2022, attorno al 9%, in linea con i valori precedenti la pandemia (link alla fonte di febbraio).

    Si tratta di dati estremamente positivi, in contrasto con la crisi che coinvolge le materie prime e l’aumento dei prezzi per i beni di consumo, ancora in crescita secondo gli ultimi aggiornamenti dell’ISTAT: 

“L’inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +1,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera da +1,6% a +1,8%. (…) Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +5,5% a +7,1%), mentre la crescita di quelli dei servizi rimane stabile a +1,7%; (…) L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +3,4% per l’indice generale e a +1,0% per la componente di fondo.” 

 

  • Il mercato digitale in Italia nel 2021 mostra una forte accelerazione.

    Il 2021 è senz’altro stato un anno di grande crescita per quanto riguarda il mercato digitale italiano.
    L’e-Commerce, che registra un aumento pari a più del 50%,  ha visto l’arrivo di più di due milioni di nuovi consumatori, facendo salire la percentuale dedicata ai pagamenti digitali del 29%.
    Salgono anche internet banking (+25%) e delivery (+40%).
    L’origine di questa grande tendenza è senz’altro dovuta alla grande spinta offerta dai mesi di Lockdown, che hanno portato gli utenti del web ad un aumento del 2,2%, spingendo le aziende nostrane ad aggiornarsi di conseguenza per far fronte alle nuove necessità.

  • Un paese che cambia.

    L’Italia ha sempre registrato una particolare avversione al cambiamento, una tendenza che sembra però essere stata scavalcata dalle nuove opportunità aperte dal mercato digitale.
    Nel trimestre che va da marzo a giugno del 2020, infatti, l’Italia ha registrato una progressione di ben 6 posizioni rispetto ai valori degli altri paesi dell’UE.
    I dati presi in analisi per valutare l’evoluzione considerano: servizi pubblici digitali, integrazione delle tecnologie digitali, utilizzo di internet, capitale umano e connettività.

  • PNRR: parliamone.

    Se parliamo di PNRR parliamo di progetti pubblici e privati volti a creare e consolidare un’Italia digitale connessa.
    Negli ultimi mesi il piano è largamente discusso, ma di che cosa si tratta davvero?
    A. Ampliamento imprese beneficiarie: crediti fiscali di entità variabile, compensabili con altri debiti fiscali e contributivi
    B. Riconoscimento del credito sugli investimenti nel biennio 2021-2022
    C. Estensione degli investimenti immateriali agevolabili e aumento delle percentuali di credito e dell’ammontare massimo di investimenti incentivati.
    Il progetto è suddiviso entro 6 missioni, 16 Cluster e 48 differenti linee di intervento.
    La digitalizzazione arriva a comprendere diverse aree di intervento, tra cui sanità, digitalizzazione ed innovazione delle pubbliche amministrazioni, transizione 4.0, reti ultra veloci e tecnologie satellitari, turismo e cultura, smart grid ed ecosostenibilità, mobilità sostenibile, didattica e scuola digitale.

 

Al netto di quanto accade nel presente è estremamente facile riconoscere le connessioni e le consequenzialità che stanno ponendo, ad oggi, le basi per le grandi trasformazioni attese.
La stessa pandemia, il conseguente lockdown e il cambiamento nel modo di percepire ed utilizzare la tecnologia hanno giocato un ruolo fondamentale per guidare la trasformazione digitale in atto nel 2022.

Ma cosa è stato fatto, davvero, nel 2021 e quali sono i nuovi progetti di cui tanto si parla?

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