Economia circolare: Aziende e consumatori

Economia circolare: L’importanza di scegliere.

Bloomings ha già parlato dell’importanza e del significato cruciale che l’economia circolare ha acquisito negli ultimi anni (clicca qui per approfondire!)
Poter usufruire di una produzione sempre consapevole ed attenta all’ambiente e alla salvaguardia del pianeta sarebbe senz’altro ottimale, ma non è al contempo da sottovalutare l’importanza che la scelta dei consumatori ha all’interno del mercato.

Le aziende e l’economia circolare.

Poter scegliere cosa acquistare dovrebbe essere un’azione semplice, veicolata da informazioni trasparenti che possano condurre il consumatore verso una selezione più consapevole.
Secondo una recente indagine condotta da DNV la maggior parte delle persone intervistate (60,9%) ha dichiarato di acquisire informazioni relative ai prodotti d’acquisto tramite i social media, il 26% attraverso il dibattito politico, il 23% tramite discussioni con conoscenti e congiunti.

Cosa manca?

Non ricevere informazioni chiare direttamente dai brand è una lacuna importante all’interno della rivoluzione dettata dall’economia circolare, soprattutto data l’urgenza di una sensibilizzazione attiva a riguardo.
Stando alla ricerca di DNV a ricevere informazioni che possano guidare una scelta consapevole da parte dei brand sarebbe soltanto un intervistato su cinque.
Si tratta di un numero che necessita di una crescita rapida e costante se l’obiettivo è far fronte alla disinformazione e alla salvaguardia ambientale e sociale, non più trascurabile.
È chiaro che dal lato delle aziende sia necessaria un’azione più mirata ed efficace, per quanto riguarda invece l’attenzione dei consumatori i dati mostrano una tendenza nettamente positiva.

Economia circolare: la scelta dei consumatori.

Quasi la metà dei consumatori, il 48,1%, acquista prodotti riciclati, mentre il 62,9% sta cambiando le proprie abitudini verso spese ridotte e prodotti di seconda mano.
Sebbene ci siano differenze lampanti tra le generazioni più giovani e quelle più mature pare anche che ognuna abbia trovato il proprio modo di far fronte all’economia circolare, abbracciandone il concetto in modo differente.
Se i più giovani preferiscono il noleggio all’acquisto, infatti, le fasce di popolazione d’età più avanzata preferiscono riparare un oggetto anziché sostituirlo con uno nuovo.

I dati dei consumatori: Cosa cercano dalle aziende?

La ricerca ha mostrato una consapevolezza crescente rispetto all’economia circolare. Il 45% degli intervistati ha dichiarato di avere piena consapevolezza del tema e di parteciparvi attivamente, contro un 35,8% che ha affermato di non conoscere ancora l’argomento.
Parlando di mercato è chiaro che una percentuale del 45%, numero in costante crescita, sia il segnale tangibile che qualcosa deve cambiare al più presto.

Ma a cosa fanno attenzione i consumatori, e cosa chiedono alle aziende?
Il dato maggiore riguarda senz’altro l’utilizzo di packaging riciclati o riciclabili, richiesti dal 67,3% degli intervistati, mentre più della metà, il 51%, dichiara che i brand dovrebbero impegnarsi nel lancio di prodotti dedicati alla sostenibilità e all’economia circolare.

Le decisioni prese dai consumatori sono veicolate per il 49,1% dalle informazioni sull’impronta ecologica: sempre meno persone desiderano acquistare prodotti che impattino negativamente sul pianeta.
Il 45,7% osserva di prestare attenzioni alle condizioni contrattuali e di lavoro delle aziende, il 38% ricerca la qualità del prodotto, il 37,8% osserva certificazioni ed etichetta verificata, il 35% informazioni su cura, riparazione e smaltimento.

È ora di cambiare:

L’importanza dei consumatori e del ruolo che hanno all’interno del mercato è divenuto, oggi, ancor più fondamentale.
Il potere di veicolare un cambiamento reale, che passi dal rispetto delle condizioni di lavoro alla salvaguardia dell’ambiente, è nelle mani di chi acquista.
Questo il motivo per cui imparare a scegliere, e usufruire di tutte le informazioni a disposizione per farlo, è un’azione di vitale importanza.
L’economia circolare non è più soltanto un’opzione, ma una vera e propria necessità che va abbracciata e rispettata, dal consumatore al prodotto, all’azienda che lo produce e smaltisce.

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